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lunedì 14 maggio 2012

Follia atomica



E' frutto di una barbara follia l'agguato ad Adinolfi. Una barbara e criminale follia.
E Il timing di questo folle gesto è folle quanto il gesto stesso.
L'Italia ha da poco accantonato per un periodo certo non breve la via nucleare.
Lo ha fatto dopo un ultimo sussulto in cui sembrava ci potesse essere un nuovo risorgimento nucleare italiano. Sussulto presto spento dalla tragedia di Fukushima.
In modo rivoluzionario in questi mesi stanno girando le spalle all'atomo anche paesi come il Giappone e la Germania. E pure in Francia qualcosa sta cambiando. 
In questo clima di netto calo di fiducia nel nucleare, la follia ha colpito.
E ha colpito una persona per bene, che crede profondamente nel suo lavoro e che riusciva a rappresentare un'eccellenza italiana in un campo che in Italia nemmeno c'è.
La storia del nucleare italiano è caratterizzata da un moto tipicamente ondoso fatto di periodi di slancio e incredibili ritorni indietro.
Che quella nucleare sia una via buona o meno, la cosa certa è che un atteggiamento più coerente in un senso o nell'altro ci sarebbe di sicuro costato meno.